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Linkedin resiste ma fun is bigger than job!

Linkedin resiste, cresce e si concretizza, eppure fun is bigger than job!

Linkedin lo scorso anno ha compiuto ben 15 anni, eppure se la cava bene, almeno stando ai numeri: conta oggi oltre 500 milioni di iscritti nel mondo. Niente male per un social network che non ha la pretesa di intrattenere in senso stretto, quanto di creare relazioni lavorative fruttuose e in generale allargare la propria rete di contatti business.


Nonostante tutto l’intrattenimento sembra valere di più,

Tutti sappiamo che se non siete iscritti a Facebook non avrete la possibilità di accedere ad alcun contenuto all’interno di esso. L’obiettivo del social più famoso del mondo è, infatti, farti iscrivere ad ogni costo. E una volta che ci sei dentro, ti si apre un mondo, non solo quello che vedi attraverso la tua bacheca e che in fin dei conti è poco più di un riflesso artificiale dei tuoi interessi e delle persone che frequenti, ma anche tutti quei luoghi che si schiudono grazie al login semplificato che puoi utilizzare in una miriade di luoghi nel web, utilizzando le credenziali di Facebook.

Per Linkedin il discorso dovrebbe essere lo stesso. Se Facebook è l’arena del divertimento e della sfera privata, Linkedin dovrebbe essere il social business per eccellenza ma… ma ormai da parecchie settimane Linkedin permette il social login attraverso Facebook. Cioè? Ti permette quindi di creare un account per accedere al mondo Linkedin passando attraverso il tuo profilo di Facebook. Può sembrare un banale scambio di favori tra lo stesso tipo di cliente che opera in due sfere differenti ma questo non è il caso. Facebook non ti permette di accedere al suo mondo di divertimento attraverso il login di Linkedin.

 

Particolare non banale, se ti iscrivi a Linkedin passato dal re dei social per intrattenimento, puoi piombare nel bel mezzo del salotto dedicato agli affari, con un profilo che porta con sé molte informazioni personali, fotografie con amici, attimi di relax, vacanze, fotografie di gattini, piedi al mare, viaggi, apericene, piatti da mangiare piuttosto che informazioni utili a delineare la tua professionalità.

Alla fine nonostante tutto, nonostante tutte le news sullo stato di grave salute del più grande social del mondo, oggi Facebook non è assolutamente pronto a lasciare il proprio scettro di monopolista assoluto nel mondo dei social. Non c’è scampo, non vi salverà essere iscritti a Linkedin, al sito delle agenzie delle entrate o all’anagrafe. Quello che vuole Facebook da te è l’esclusività del tuo profilo, sfoggiando un atteggiamento spavaldo e sicuro di sé, convinto com’è che prima o poi tutti si sentiranno sbagliati nel non esserci e nel non poter visitare la pagina della pizzeria in cui vogliono mangiare e che non ha un dannato sito internet. Prima o poi tutti ci cascheranno, pensano e forse hanno tristemente ragione loro.

Mentre Linkedin, nonostante si parli di cose più serie come lavoro e affari, questo “ricatto” non può ancora, e forse non potrà mai, permetterselo. Perché fun is bigger than job. (ed è pure più furbo). Non c’è modo migliore che attrarre business con un like, stuzzicando la curiosità, in modo leggero.