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Il carrello abbandonato e la marketing automation

Marketing automation contro l’abbandono estivo (e non) dei carrelli.

Le ultime settimane prima della pausa estiva sono sempre difficili per chi lavora in comunicazione. Ma a volte nonostante la voglia di staccare la testa, si trova qualche sorpresa.

Vi voglio raccontare la “casuale” richiesta che è emersa da parte un importante produttore nel settore enogastronomico che ha imparato negli anni a differenziare la propria produzione tra vino e alimenti di nicchia IGP e che vede nel mondo intero il suo mercato potenziale.

Consapevole delle potenzialità del mondo digitale l’azienda negli anni ha deciso di portare il proprio brand dal mondo analogico (fiere, presentazioni, brochure …) a quello digitale, con un sito vetrina che desse lustro alla “nobiltà” del processo produttivo e selettivo dei prodotti e poi con il fatidico “salto verso il mercato“, prima su marketplace terzi e poi direttamente sul sito di commercio elettronico.

Fino a quando il “cliente” operava su marketplace terzi, tutto sembrava andare bene, nessun intralcio se non qualche inceppo dal lato logistico. Il cliente pareva soddisfatto! L’e-commerce ha detto ben altro, facendo emergere il fenomeno del “carrello abbandonato”.

Lì per lì, il cliente non ci ha fatto caso a tutti quegli utenti che arrivavano ad un passo dall’acquisto e poi quando erano pronti in cassa per pagare improvvisamente uscivano dal “negozio” virtuale abbandonando tutto e tutti.

Un caso ci può stare, due casi ci possono stare ma quando i carrelli iniziano ad essere decine e ci si accorge che spesso ci sono serie di abbandoni di carrelli da parte dello stesso utente più volte, allora bisogna farsi delle domande. Il “cliente” ha chiamato l’agenzia che aveva progettato il sito e hanno lavorato duramente per migliorare l’esperienza del cliente ma … a questo punto il “carrello abbandonato” era diventato un tarlo del cliente

E a quel punto siamo arrivati noi, nel mezzo di una torrida giornata di luglio!

Chiacchierando con il “cliente” è venuto fuori questo tarlo e chiedendo quanti utenti avesse il suo ecommerce, quanti carrelli finalizzati avesse e il numero di carrelli abbandonati abbiamo chiesto …

“E perché non hai mai pensato alla marketing automation?”.

(Punto interrogativo che è rimasto sospeso sul tavolo un paio di secondi di troppo.)

Beh si dai, quel sistema di flussi che permette all’azienda che vende di iniziare a mandare email di richiamo, di sollecito, di ricordo, di invito. insomma una serie di mail differenti ai propri utenti in base ad una serie di “triggers”, attivatori di evento ..

Di fronte alla faccia interessata ma assolutamente ignara del cliente, ci siamo messi a spiegare come oggi, senza spendere valanghe di soldi in sistemi di marketing automation super strutturati, si possono creare flussi di comunicazioni automatiche facendo dialogare banalmente il sistema di ecommerce e un sistema di mail marketing.

sai, in base al comportamento dell’utente è possibile mandare una comunicazione (informativa, commerciale o di ringraziamento)  ai tuoi utenti che hanno fatto e/o non fatto una determinata azione nel sito. Non solo ma oggi puoi anche creare flussi che definiscono gli invii anche su base temporale: dopo 24 ore da questo evento mandi la mail T2, dopo 48 ore se è successo anche l’evento “A” mandi la mail T3A …“.

“OK! Sembra tutto molto complicato e astruso ma ti posso assicurare che è molto più complesso da descrivere che da realizzare e organizzare. Basta un po’ di testa, che tu ci spieghi come si comportano normalmente i tuoi clienti e il nostro programmatore che faccia dialogare un po’ di informazioni prese dal tuo sito al sistema di mail marketing.”

Va beh non vi tedio con i dettagli di quello che abbiamo fatto ma vi posso solo dire che dopo 45 giorni di flussi attivi non abbiamo più carrelli abbandonati ripetuti e per ogni utente che “si azzarda” ad abbandonare il carrello da qualche parte all’interno di quel negozio virtuale, oggi abbiamo una serie di cortesissime commesse virtuali che lo inseguono per tutto il negozio e provano a convincerlo a riprendersi il suo carrello e andare alla cassa!

Venghino siori venghino.

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Marketing Automation? Sì, ma fatta bene

Oggi voglio spiegarvi cos’è la Marketing Automation per me e a cosa serva all’atto pratico. In poche parole, il termine Marketing Automation indica l’utilizzo di software che servono ad automatizzare specifiche attività di marketing. Lo scopo è snellire e migliorare il nostro modo di acquisire nuovi clienti in modo automatico.

Cosa rappresenta per me la Marketing Automation?

Questo strumento mi permette innanzitutto di implementare l’efficacia di ogni strategia programmata ottimizzando le tempistiche, poiché l’attuazione è veloce senza compromettere l’autenticità dei contenuti, che restano quelli prodotti dalla mia azienda.

Inoltre, è un aiuto concreto nel raggiungimento dei miei obiettivi di business.

La Marketing Automation permette di incrementare le entrate della mia azienda e quelle dei miei clienti guidando il traffico verso il rispettivo sito web, acquisendo nuovi contatti che quindi diventano potenziali clienti.

Il centro di questa strategia è proprio la conversione di contatti in clienti. Per noi, professionisti del settore, è fondamentale imparare a usare bene questi strumenti perché ogni errore inciderà direttamente sulla nostra immagine o, peggio ancora, su quella dei nostri clienti. E, detto tra noi: chi ha davvero voglia di passare al telefono mattinate intere ad ascoltare le lamentele di un cliente e interi pomeriggi a risolvere tutto?

A tal proposito ho pensato che, condividendo alcuni consigli basati sulle mie esperienze professionali, avrei potuto fornire linee guida importanti.

Noi abbiamo provato sui nostri clienti alcune attività di automation e vi posso assicurare che ci sono stati risultati incredibili. A una condizione, però: che il traffico sia gestito in maniera adeguata altrimenti, anziché tanti potenziali clienti, otterremo solo persone insoddisfatte!

Il primo consiglio è di non intraprendere strategie di automatizzazione senza aver prima ridefinito i vostri obiettivi. I nostri propositi possono e devono variare a seconda della strategia che decidiamo di usare. Questi strumenti non devono condurci a strategie che non porteranno benefici ai nostri clienti. Dobbiamo avere sempre ben chiare le loro richieste.

Un altro suggerimento è di integrare alle strategie di Automation Marketing quelle di Inbound Marketing. Bisogna continuare a fornire contenuti utili e interessanti anche quando si usa un software per l’automatizzazione.

Infine, lasciate perdere i messaggi generici: sono fastidiosi e inutili. Se volete buoni contenuti, fateli scrivere a chi lo fa di mestiere: affidatevi a un copywriter. Lui saprà raggiungere il target che i vostri clienti vogliono catturare. Saprà cosa dire e come dirlo.

L’ultimo consiglio riguarda proprio la relazione con i vostri clienti. Prendetevi cura di loro. Letteralmente. Ascoltateli per ore, giorni e anche mesi, se necessario. Rispettate i loro desideri e indirizzateli verso le scelte più convenienti. Incoraggiateli con il vostro lavoro e fate in modo di diventare tanto indispensabili da spingerli a chiedere il vostro aiuto anche in futuro.

Avete bisogno di un team di esperti? Noi lo siamo e sapremo guidarvi verso la strategia più adatta per il vostro brand.

La nostra professionalità è al vostro servizio e la nostra pazienza infinita.

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Strategia Tendenze

Come e perché attuare una campagna di marketing sms

Sappiamo già che la gestione di un business non si ferma alla fidelizzazione dei clienti già acquisiti ma spesso punta ad acquisirne altri. Eppure, in un contesto frenetico come quello attuale, è sempre più difficile ritagliarsi del tempo per ideare e sviluppare un’attività di marketing efficace. Inoltre, anche il pubblico a cui ci si rivolge rischia di essere troppo distratto perché le campagne di marketing abbiano davvero un senso.

In seguito a quanto ho appreso in un Webinar di 4DEM, nostro partner usuale nel direct marketing, vi spiego perché spesso è meglio basarsi su una campagna sms piuttosto che su una campagna email.

Gli sms rappresentano un canale privilegiato – più del 95% degli italiani possiede un cellulare, nella maggior parte dei casi uno smartphone. Il tasso di apertura di un sms è del 97% e la sua efficacia è massima, soprattutto se rapportato a un’email.

Quando una campagna non è troppo insistente, per di più, gli utenti sono ben disposti nei confronti di offerte e promozioni arrivate tramite sms, essendo immediati e, passatemi il termine, facili. Inoltre, il canale sms si presta a un’ampia varietà di prodotti e mercati fino a coprirne quasi la totalità.

Di seguito vediamo quando utilizzare una campagna marketing sms e come massimizzarne l’efficacia.

Come detto in precedenza, gli sms sono immediati. Essendo immediata anche la fruizione, è consigliabile, soprattutto nel caso di promozioni flash, avviare la campagna il giorno o la sera precedenti a quello della promozione stessa. Il tutto finalizzato a massimizzare l’interesse del cliente, grazie anche all’imminenza dell’offerta.

Altri casi in cui è consigliabile utilizzare una campagna sms sono la promozione di eventi – con qualche giorno di anticipo e un promemoria a poche ore dall’inizio – e la necessità di ricordare scadenze o appuntamenti.

Affinché una campagna sms sia davvero efficace è necessario essere chiari e concisi. Less is more, e non a caso: stiamo prediligendo l’immediatezza, quindi non possiamo farla scadere in un messaggio lungo e contorto.

Altra caratteristica fondamentale è la riconoscibilità: optare, quindi, per una campagna in cui gli sms abbiano un mittente definito – evitando di essere i classici “no-reply”.

Di vitale importanza, all’interno di una campagna sms, è poi la Call To Action, che non può e non dev’essere fraintendibile: un link che conduca al sito o a una landing page, e una richiesta chiara e accattivante per il potenziale cliente.

Non esiste, per concludere, un momento giusto o sbagliato per inviare una campagna sms. Tuttavia, è meglio affidarsi sempre al buon senso: niente campagne prima delle 9 del mattino, né oltre le 21.